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Commemorazione solenne dell'alfiere Marco di Moruzzo

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Davanti all’inferriata del carcere del Castello di Udine, lunedì 12 luglio 2021 Commemorazione solenne del nobile Marco di Moruzzo, ultimo alfiere del Patriarcato di Aquileia, a seicento anni dal sacrificio. Folta presenza delle istituzioni.

Momenti di grande pathos e di profonda emozione, consapevolezza del passato glorioso della nostra comunità, impegno a tramandare alle future generazioni i valori della storia che vide nel Patriarcato di Aquileia una “Mitteleuropa unita” ante litteram, tale da affratellare popoli di sette nazioni: Austria, Croazia, Germania, Italia, Slovenia, Svizzera e Ungheria.

Questo è stato il filo conduttore dell’evento commemorativo realizzato lo scorso 12 luglio, ricorrenza dei santi patroni Ermacora e Fortunato, dal Comune di Moruzzo quale capofila del progetto “Nelle terre di Marco di Moruzzo”: progetto ispirato alla vicenda dell’eroico portabandiera friulano, che viene realizzato col sostegno della Regione FVG e il coinvolgimento di ben dieci partner istituzionali e di vari sostenitori, anche d’oltre frontiera. Ne ha parlato la sindaca di Moruzzo, dott.ssa Albina Montagnese, prima di deporre l’omaggio floreale sull’inferriata della cella ove si consumò nel 1421 il sacrificio del nobile Marco.

L’assessore comunale alla cultura Renzo Driussi, da parte sua, ha sintetizzato i punti sostanziali del progetto: attività di ricerca e di ricognizione delle fonti storiche – numerose ma frammentate - da cui sta per scaturire la pubblicazione di un pregevole volume; attività di divulgazione nelle scuole e nell’associazionismo; promozione del turismo culturale nel territorio. Temi che saranno all’ordine del giorno di un’apposita Giornata di studio, in preparazione per il prossimo 11 settembre.

Dopo i saluti dell’Amministrazione regionale, presente la consigliera arch. Mariagrazia Santoro, e del Comune di Udine, con intervento del sindaco prof. Pietro Fontanini, il prof. Alberto Travain - primo promotore dell’iniziativa e presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl - ha pronunciato l’ampio discorso celebrativo e coordinato i vari momenti formali, dal dispiegamento della bandiera del Patriarcato agli onori resi con i labari comunali e sino alla lettura solenne dell’”Avôt” o preghiera laica del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” dedicata ai caduti per la patria, la libertà e la giustizia nell’Europa aquileiese, felice approdo alpino-adriatico dei grandi miti eroici dell’Egeo. Leggi qui la preghiera Avôt dal Fogolâr Civic.

Nell’affollata cerimonia, accanto alle rappresentanze comunali, alle associazioni civili e del volontariato, ai discendenti del casato D’Arcano che concorrono a conservare la memoria del loro nobile antenato Marco), erano presenti i componenti del complesso vocale-strumentale “Amici della Musica” di Villalta di Fagagna. Hanno eseguito tre brani di particolare significato: la sequenza “Plebs fidelis Hermachore” (inno liturgico medievale del Patriarcato di Aquileia), “Stelutis Alpinis” di Arturo Zardini (l’inno friulano per eccellenza alla memoria dei caduti e all’immortalità degli affetti) e l’aria “Cara patria” dall’opera “Attila” di Giuseppe Verdi, definito quale “inno ideale del Friuli Venezia Giulia e dell’Euroregione alpino-adriatica” dedicato a Madre Aquileia.

Vai alla galleria fotografica dell'evento: Commemorazione 12 luglio 2021

 

 

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Commemorazione solenne del nobile Marco di Moruzzo